Ragusa Ibla costituisce con i suoi ricordi medioevali e gli eleganti palazzi barocchi un quartiere di Ragusa, ricchissimo di fascino e di storia.
Le sue origini risalgono al primo periodo siculo e sembra che sia con molta probabilità l’erede di Hybla Haerea, un aggregato di villaggi siculi che venne in contatto con le popolazioni greche e romane e che raggiunse una certa importanza nel periodo bizantino, quando la città fu munita di un castello. Recenti studi, dimostrano che il nome Ragusa deriva dall’accusativo plurale rogous (rogus) di rogoV , termine che in Sicilia eMagna Grecia indicava il granaio, i luoghi del grano. Conquistata dagli Arabi nell’848, rimase sotto il loro dominio per due secoli e mezzo per poi passare sotto il dominio normanno, sino all’avvento dei sovrani svevi, quando passò al demanio.
Nacquero così, prima e dopo il terremoto del 1693, i palazzi barocchi vicino alle chiese, dai balconi sporgenti sorretti da enormi mensoloni scolpiti dalle maestranze locali, che in essi espressero la ricerca della caricatura, per sbalordire, impressionare e meravigliare.
Quando si decise la ricostruzione della città buona parte dei vecchi nobili preferì ricostruirla dove sorgeva prima, mentre i massari e la nuova borghesia preferirono ricostruire i nuovi edifici in contrada Patro, facendo così nascere il primo nucleo di Ragusa Nuova caratterizzato da strade ampie e rettilinee.
Sorsero cosi due Ragusa: Ragusa Nuova e Ragusa Vecchia, quellaSuperiore e quella Inferiore, che ebbero per molti anni vite amministrative separate e che solo nel 1926 furono riunificate nell’attuale città capoluogo di provincia.
Le sue origini risalgono al primo periodo siculo e sembra che sia con molta probabilità l’erede di Hybla Haerea, un aggregato di villaggi siculi che venne in contatto con le popolazioni greche e romane e che raggiunse una certa importanza nel periodo bizantino, quando la città fu munita di un castello. Recenti studi, dimostrano che il nome Ragusa deriva dall’accusativo plurale rogous (rogus) di rogoV , termine che in Sicilia eMagna Grecia indicava il granaio, i luoghi del grano. Conquistata dagli Arabi nell’848, rimase sotto il loro dominio per due secoli e mezzo per poi passare sotto il dominio normanno, sino all’avvento dei sovrani svevi, quando passò al demanio.
Nacquero così, prima e dopo il terremoto del 1693, i palazzi barocchi vicino alle chiese, dai balconi sporgenti sorretti da enormi mensoloni scolpiti dalle maestranze locali, che in essi espressero la ricerca della caricatura, per sbalordire, impressionare e meravigliare.
Quando si decise la ricostruzione della città buona parte dei vecchi nobili preferì ricostruirla dove sorgeva prima, mentre i massari e la nuova borghesia preferirono ricostruire i nuovi edifici in contrada Patro, facendo così nascere il primo nucleo di Ragusa Nuova caratterizzato da strade ampie e rettilinee.
Sorsero cosi due Ragusa: Ragusa Nuova e Ragusa Vecchia, quellaSuperiore e quella Inferiore, che ebbero per molti anni vite amministrative separate e che solo nel 1926 furono riunificate nell’attuale città capoluogo di provincia.
Modica, come le altre città del Val di Noto, è stata gravemente danneggiata dal terremoto del 1693 e in gran parte ricostruita in stile barocco siciliano. E 'divisa in due parti, "superiore" e "inferiore" , che sono collegate da numerose rampe di scale. Palazzi e case si innalzano dal fondo della gola apparentemente impilati uno sopra l'altro. Magnifiche chiese con le loro cupole, campanili e facciate, i tetti di tegole rosse: si è colpiti dalla bellezza uniforme del tutto.
Il pezzo forte è senza dubbio la bellissima Chiesa di San Giorgio, anche se il "Castello dei Conti", osservando la città dalla cima di uno sperone roccioso, è anche molto impressionante.
Tipico di tante città siciliane, Modica ha una storia lunga e varia, con il solito andirivieni di successioni di invasori.
Modica è custode di una tradizione di 400 anni di produzione di cioccolato siciliano; oggi ancora Modica e' specializzata in produzione del cioccolato granuloso, spesso aromatizzato con peperoncino, cannella o vaniglia.
Appena fuori città, le spiagge di Marina di Modica e Sampieri sono assolutamente splendide e relativamente tranquille.
Il pezzo forte è senza dubbio la bellissima Chiesa di San Giorgio, anche se il "Castello dei Conti", osservando la città dalla cima di uno sperone roccioso, è anche molto impressionante.
Tipico di tante città siciliane, Modica ha una storia lunga e varia, con il solito andirivieni di successioni di invasori.
Modica è custode di una tradizione di 400 anni di produzione di cioccolato siciliano; oggi ancora Modica e' specializzata in produzione del cioccolato granuloso, spesso aromatizzato con peperoncino, cannella o vaniglia.
Appena fuori città, le spiagge di Marina di Modica e Sampieri sono assolutamente splendide e relativamente tranquille.